La prima volta che Angela viene da me mi dice che sente il bisogno di prendersi cura del proprio corpo.
Lo ha sempre considerato come una macchina che, inevitabilmente, si usura con il tempo.
Si sente stanca e tutta dolente.
Si è sempre dedicata ad approfondire tutto ciò che riguardava la spiritualità e l’espansione della sua consapevolezza senza coinvolgerlo mai.
La invito a pensare al suo corpo come un essere con una propria consapevolezza, capace di darci molte informazioni se lo ascoltiamo. Uno strumento per creare la vita che noi desideriamo.
Le propongo un percorso con la Gyrokinesis, per permettere al corpo di riappropiarsi del suo spazio e di quell’energia che è sempre lì a disposizione, solo per ilo fatto di respirare e di muoversi.
Ci sediamo sugli sgabelli e cominciamo a sentire il contatto con la terra, lasciando fluire l’energia e, con essa, qualsiasi pensiero stesse venendo su. Lasciamo muovere il corpo attraverso il respiro, pian piano con movimenti più ampi e fluidi, permettendogli di esplorare lo spazio senza forzarlo. I piedi sempre in contatto con il pavimento, connettono e guidano tutto il corpo.
Il suo viso comincia a distendersi e illuminarsi e cominciano ad uscire lacrime, lacrime di gioia miste a sorrisi.
Continuando a muoversi mi ringrazia di ciò che stava accadendo e percependo.
Che emozione poter condividere con lei quello spazio di gentilezza e amorevolezza che stava essendo con il suo corpo.